Dopo il finanziere lo sfratto tocca all’ex agente di scorta di Falcone: “Trattati come criminali”

Il racconto di un inquilino del complesso residenziale di Collina delle Muse dove lunedì 10 marzo un finanziere è stato sfrattato di casa. Ha lavorato come agente di scorta per diversi magistrati antimafia, e ora deve lasciare l’appartamento.
A cura di Gabriel Bernard
223 CONDIVISIONI
Immagine

"Non posso andarmene via, sennò lo farei. Ormai sono in pensione, vorrei godermela e invece combatto da anni contro questo ricatto. È snervante, vorrei morire di vecchiaia, non d'infarto". Giuseppe Ciafardoni, agente di scorta oggi in pensione dopo 40 anni di attività, nella sua carriera ha lavorato al fianco di tanti magistrati antimafia. Anche del giudice Giovanni Falcone. Oggi combatte una battaglia legale per non essere cacciato di casa.

"Sono entrato in graduatoria per l'assegnazione di questo appartamento e nel 2006 ho stipulato il contratto per la casa. Dopo 17 anni la società ha deciso di sfrattarmi per finita locazione" Giuseppe è seduto davanti al tavolo nel suo soggiorno, davanti a lui la pila di documenti testimone della battaglia legale in corso. Da un lato le decine di famiglie di poliziotti, carabinieri e appartenenti alla guardia di finanza, dall'altra la Boccea Gestioni Immobiliari Srl.

Quello di Collina delle Muse era un piano di zona costruito con finanziamenti agevolati del Ministero. Poco più di un milione di euro. Il progetto, con il supporto di Regione e Roma Capitale, doveva dare casa alle forze dell'ordine impegnate nella lotta contro la criminalità organizzata. Ma la società Boccea Gestioni Immobiliari ha deciso di non rinnovare i contratti di affitto.

Se prima gli stabili contavano 54 famiglie, ora sono meno di venti. "Chi poteva permettersi di andare via l'ha fatto. Noi che restiamo non abbiamo altre soluzioni" afferma Ciafardoni. Poi aggiunge: "Quando abbiamo fatto il contratto non potevamo immaginare una cosa simile. L'apice è stato raggiunto lunedì, quando si sono presentati a casa di un collega finanziere per sfrattarlo".

All'alba del 10 marzo il viale del complesso residenziale si è riempito di agenti e blindati del reparto mobile, volanti della locale e agenti di polizia. In poche ore la casa del finanziere era vuota.

"Ciò che è accaduto a Collina delle Muse è uno scandalo. Un maresciallo della finanza barbaramente messo fuori casa" come sostiene Angelo Fascetti del sindacato Asia USB.

Giuseppe è stremato dalla situazione, il timore che quegli agenti si presentino alla sua porta non lo lascia dormire. Il 17 marzo infatti gli era stato notificato l'ultimo accesso, poi un'istanza fatta con il suo legale, e accolta dalla Corte d'Appello, ha sospeso la situazione fino all'udienza del 7 maggio.

"È assurdo: noi stiamo passando da criminali, mentre la società non è stata mai punita per tutte le violazioni che ha commesso". Giuseppe non nasconde l'indignazione e la rabbia per la vicenda. E non è l'unico a denunciare la cosa. A fine gennaio, infatti, Yuri Trombetti, presidente della commissione Patrimonio e Politiche abitative di Roma Capitale, ha proposto una delibera per dichiarare la decadenza della convenzione con la società e l'acquisizione dei 54 alloggi destinati agli agenti. A motivare la richiesta la mancanza del certificato di agibilità e una serie di presunte violazioni degli obblighi convenzionali, in particolare dei criteri di determinazione dei corrispettivi e canoni e della mancata detrazione del contributo pubblico.

Nella tabella redatta il 31 dicembre 2004 la società presentava un valore massimo di cessione di oltre 7 milioni di euro. Nel 2006 il valore corrispondeva a poco più di 5 milioni di euro. Una differenza che, dicono, è sfuggita al Comune di Roma fino al 2015, quando ha ricontrollato.

Un errore, spiegano i ben informati, che è risultato in una spesa di affitto maggiorata a tutti gli inqulini degli stabili, che negli anni hanno pagato regolarmente e adesso si trovano a essere cacciati di casa.

Immagine
Immagine
223 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views